Trenta milioni di tazzine al giorno tra bar, ristoranti, locali pubblici, bevuto da nove italiani su dieci, un iter in corso per farlo diventare patrimonio Unesco. Il caffè, è per distacco la seconda bevanda più usata - dopo l'acqua - e l'uno ottobre, viene celebrato in tutto il pianeta. Trovare un connazionale che non lo beve almeno una volta al giorno è praticamente impossibile, ma quali sono i suoi benefici? Anzitutto, nella maggior parte dei casi sono più dei rischi. Bevendo fino un massimo di 4/5 tazzine al giorno (l'ideale sarebbe fermarsi a tre) il rischio di avere malattie cardio e cerebrovascolari, diabete, insufficienza renale o tumori si riduce di quasi il 20%. Se si è in buona salute, insomma, non ci sono particolari rischi e le probabilità di morire prematuramente sono di meno rispetto a chi, ad esempio, non ne beve per niente. Il discorso cambia se si è in gravidanza, in fase di allattamento,o se si assumono antidepressivi o antibiotici chinolonici. Nel primo caso è bene dimezzare rispetto alle quantità sopra descritte, mentre il rischio, per chi prende le medicine appena elencate, è che la caffeina resti in circolo per un tempo prolungato e vada ad interferire con il metabolismo. Secondo alcuni studiosi, la caffeina, riesce ad avere una funzione di supporto - aiuta - anche chi assume antidolorifici. In conclusione, quindi, ci sono tanti buoni motivi per continuare ad usare ogni giorno la vostra macchinetta del caffè - o caffettiera - e consumare 'la bevanda scura' nei bar con persone care. L'importante è non esagerare.