Negli ultimi dieci anni le associazioni - tra Dasà e Acquaro - sono cresciute del 50%. È quanto emerge da un'analisi incentrata sul sociale; oggi nei due paesi sì contano ben 14 organizzazioni (escluse quelle ecclesiali), mentre nel 2012 erano 7. Un settore dunque in forte crescita con i dati sopracitati che aprono una serie di riflessioni. Un decennio fa a Dasà c'era solo l'Associazione culturale, il Museo del Dialetto e il Vespa Club. Negli anni, in rigoroso ordine cronologico, si sono aggiunti la Promoarena - che è una sede staccata della Protezione civile arenese, il Movimento Aquila Rossa, l'Asd Dasà e Dásos Eliés. Ad Acquaro c'erano invece la Pro loco, l'Arci, la sezione territoriale Croce Rossa e il gruppo teatrale. I nuovi arrivi - l'arco di riferimento è quello sopra descritto - sono l'Odv avv.Felice Antonio David, Il mondo dei bambini e Donn'Antuani. Ad oggi è più facile che i sodalizi - complessivamente 14 lo ripetiamo - diventino 20 per dire, piuttosto che 10. Insomma, arrivare ad un'unica sigla appare fantascientifico. Sono tante però le sfaccettature legate a questo contesto che fanno capire come determinati meccanismi abbiano subito delle modifiche. Analizzando Dasá,ad esempio, è evidente che la Promoarena ha toccato una dinamica che i gruppi già esistenti per tante causali non potevano portare avanti con la stessa competenza e abnegazione. Discorso leggermente diverso per gli altri tre: il Movimento Aquila Rossa sì occupa prettamente di salute, l'Asd Dasá di sport e Dásos Eliés di promozione turistica del territorio, tre crinali - salute, sport e turismo - che l'Associazione culturale ha curato negli anni. In parole povere tutte e quattro le associazioni hanno occupato segmenti che di base non erano disconosciuti, oggi vengono semplicemente analizzati più a fondo. Il paese pertanto da un punto di vista sociale si presenta omogeneo e con intenti ben chiari, offrendo al cittadino sette 'materie' in cui dilettarsi (non è raro trovare cittadini tesserati con più gruppi e iniziative comuni tra associazioni, nel caso gli argomenti si incrociano tra loro). Discorso analogo ad Acquaro dove ai raggruppamenti storici si sono uniti Il mondo dei bambini - dove vale lo stesso discorso del paese vicino con i piccini attenzionati negli anni dalle altre sigle ma ora curati più a fondo - l'Odv Felice Antonio David, che porta avanti istanze similari a quelle della Croce Rossa con alcuni - e importanti - distinguo e Donn'Antuani (anch'essa molto simile alla Pro loco con alcuni elementi di distinzione).
In linea puramente teorica (che teorica resta e spiegheremo in seguito perché) unendo i due paesi sì verrebbero a creare tre grossi blocchi: Uno CULTURALE di cui farebbero parte l'Associazione culturale, il Museo del Dialetto, l'Arci e il gruppo teatrale acquarese, uno che si occupa di SALUTE & ASSISTENZA che annovererebbe al suo interno la Promoarena, il Movimento Aquila Rossa, l'Odv Felice Antonio David e la Croce Rossa e uno che si occupa di TURISMO con all'interno la Pro loco, Donn'Antuani e Dásos Eliés . Le tre rimanenti, essendo molto settoriali, dovrebbero invece spaziare - e la cosa fortunatamente già accade - in entrambi i comuni e non è un caso infatti che all'interno sono agglomerati sia bambini/adulti di Acquaro che di Dasà. Si diceva però che tutto ciò vale solo in linea teorica. Negli anni infatti è successo - e questo è un punto a favore del territorio - che le sigle si siano unite più volte, riuscendo in sporadiche occasioni a realizzare eventi o progetti molto forti e di impatto. I direttivi di tutte le associazioni in estrema sintesi non sono fiscali con lo statuto ma anzi hanno dato un contributo importante anche quando ciò che si doveva organizzare non era tra virgolette "il loro cavallo di battaglia". Allo stato attuale non si è ancora riusciti ad avviare un programma comune a medio - lungo termine (i tentativi ci sono stati ma non hanno portato i frutti sperati) però i 'contatti sociali' sulla tratta Dasà - Acquaro sono frequenti.
C'è solo un grosso e reale problema: le persone che si impegnano sul terzo settore sono sempre meno e l'aumento delle associazioni non significa in automatico aumento di volontari. Sempre con più frequenza accade che una persona abbia ruoli in più direttivi. Conti alla mano, le persone che gestiscono e organizzano iniziative ed eventi sociali sono si e no, una quindicina a paese. Questo è il vero e unico ostacolo che porterà tra non molti anni - se la situazione non muta - a disperdere quanto di buono prodotto sinora.