L'uno novembre è la festa di Ognissanti, una ricorrenza che evidenzia un'infinità di persone sconosciute ai più. Per l'occasione abbiamo analizzato le figure che hanno assonanze con le associazioni presenti nei comuni di Acquaro, Arena e Dasà. Si parte da quelli acclarati come San Camillo de Lellis patrono della Croce Rossa - quindi anche della sezione di Acquaro - che tra le altre cose quel simbolo lo portava, nel vero senso della parola, ogni giorno con se [cucito sull'abito religioso]. Se si parla di Avis [Arena] il riferimento va invece in automatico a San Gennaro, il santo per eccellenza dei donatori di sangue. Sono importanti per la zona anche Padre Pio, protettore della Protezione civile [e di conseguenza della Promoarena] e il beato Pier Giorgio Frassati che 'vigila' sulle quattro confraternite attive tra Dasà e Arena.
Fuori da questo elenco invece bisogna uscire leggermente dagli schemi e fare ricerche più accurate. “Amitemus” di Arena e “Amici del teatro” di Acquaro, ad esempio, dovrebbero avere a cuore San Genesio: di base è il protettore degli attori ma giacché un vero e proprio santo di questa categoria di associazioni non esiste, la sua figura è quella più menzionata a livello cristiano per chi ha a che fare con il teatro. Analogo discorso per la Pro loco di Acquaro e Dásos Eliés di Dasà: Santa Bona è la protettrice delle hostess, ma giacché in vita ha assistito amorevolmente i pellegrini durante viaggi lunghi, faticosi e pericolosi divenendo la loro guida [si recò ad esempio ben nove volte a Santiago di Compostela, un percorso che richiedeva nove mesi] viene indicata in senso lato come protettrice delle guide turistiche e degli operatori turistici, crinale - la promozione del territorio - che rappresenta la pietra angolare delle sigle sopracitate. I membri del Vespa club [Dasà] possono contare su San Colombano, “Il mondo dei bambini” [Acquaro] su San Nicola di Bari e l'Asd Dasà su San Luigi Scrosoppi.
È invece difficile trovare santi protettori per altre due sigle del centro vibonese vale a dire il Movimento Aquila Rossa e l'Associazione culturale: il patrocinio sugli operatori sanitari lo possiedono molti santi, ma gli attivisti del primo sodalizio sono dei semplici volontari. Ragione che spinge quindi ad indicare come figura di riferimento o l'arcangelo Raffaele [l'angelo della salute per eccellenza] o San Vincenzo de' Paoli [un personaggio che si è contraddistinto per quanto concerne l'assistenza domiciliare nonché per essere riuscito ad adattare le capacità dei suoi volontari ai bisogni delle persone]. Il discorso è similare per la seconda organizzazione: le associazioni culturali sono diffuse in tutta Italia ma non c'è un vero e proprio santo protettore, la figura che più si avvicina - la notizia è opinabile - sembra essere San Giorgio [dietro più che un motivo vero e proprio c'è un'allegoria] ma è da tenere in considerazione anche San Girolamo che oltre ad avere nella sua indole lo studio era tra le altre cose anche uno storico.