La Penna Rossa

Domenica scorsa, gli avisini – i rappresentanti delle sezioni locali - si sono adunati nella loro sede di Vibo Valentia. Il consesso – guidato dalla presidente provinciale Caterina Forelli – aveva all’ordine del giorno diverse argomentazioni tecniche [rilevante in tal senso la discussione sul bilancio preventivo 2023], tuttavia la riunione ha anche offerto considerevoli spunti relativi ai giovani. Si è parlato ad esempio di un ritorno nelle scuole, per rendere edotti i cittadini del futuro sulle malattie sessualmente trasmissibili nonché dibattere con gli stessi a 360 gradi su dinamiche pertinenti la sigla sociale, ma anche di raccolte in atenei o accademie musicali [che oltre ad incrementare le raccolte, potrebbero anche invogliare gli studenti a diventare donatori]. Più che probabile infine – sempre afferente alla categoria sociale soprascritta – che ci sia un nuovo bando di servizio civile. Proponimenti che, indipendentemente da tutte le questioni dibattute nell’accolta di pochi giorni fa, mostrano compiutamente come l’ente non solo ha a cuore questa categoria sociale ma vuole parlare con loro lo stesso linguaggio. Componente, quest’ultima, né facile – anzi assai difficoltosa negli enti del terzo settore – né dovuta [e ciò non fa che evidenziare maggiormente l’ammirevole lavoro dell’Avis].