Ogni anno che si conclude porta con sé bilanci e numeri, quelli riguardanti il popolo si rivelano particolarmente adatti per capire l’andamento di una comunità. A Dasà, quanto certificato nei 365 giorni conclusosi sabato scorso è molto positivo; i nati del 2022 superano ad esempio quelli del 2021: 26 contro i 21 di due anni fa. Sorride anche l’analisi legata ai decessi [14 contro 17, sempre facendo il rapporto tra 2022 e 2021]. Infine anche gli sposalizi sono stati di più [passando da 22 a 24]. Nei numeri sopraindicati ci sono delle annotazioni da tenere in considerazione: alcuni neonati sono ad esempio figli di persone burocraticamente residenti nel borgo montano, ma che concretamente popolano altri comuni. Analogo discorso va fatto per quanto concerne i funerali – tra i nominativi di cui è stata registrata la dipartita c’è qualcuno che viveva fattivamente in altri posti – e i matrimoni [non tutti celebrati nelle chiese del borgo montano]. In paesi piccoli come il centro vibonese, ciò che comunque fotografa perfettamente l’andamento delle cose è la differenza tra le certificazioni di nascita e quelle di morte: in tal senso c’è un confortevole +12 dei primi sui secondi.