Quanto anticipato dalla nostra redazione il 25 febbraio scorso ha ora i crismi dell'ufficialità: il comune di Dasá - insieme a Monterosso Calabro, San Nicola da Crissa, San Gregorio d'Ippona e Polia - diventerà tra pochi mesi [precisamente dal 16 al 22 luglio] un “set a cielo aperto”; la definizione fu utilizzata non molte settimane fa da Franco Rina, direttore di Cinemadamare, per spiegare cosa sarebbero diventati i comuni sopraindicati qualora si fosse concretizzato il progetto presentato dal suo sodalizio. Il comunicato stampa odierno, sancisce dunque la conclusione definitiva delle negoziazioni. Di seguito i dettagli pratici: sessanta videomakers provenienti da tutto il mondo, raggiungeranno i cinque centri vibonesi «e mostreranno i borghi - si legge sul testo - da un punto di vista nuovo e universale». C'è spazio anche per una novità:«per la prima volta ci sarà una sezione dedicata ai giovani, nella quale saranno coinvolti la provincia di Catanzaro, l’Istituto comprensivo di Vallelonga, l’istituto Morelli-Colao di Vibo Valentia, il Centro Studi Futura [con la quale la compagine amministrativa dasaese cura i progetti di Servizio civile nel proprio territorio], la BREIGHT film e Cine Film Calabria». Si tratta, per detta degli stessi organizzatori, di un’operazione filmografica senza precedenti «che porterà tutti i protagonisti coinvolti a fondersi in un unico soggetto e avrà come base il cinema e la promozione del territorio». Per quanto scritto nella nota - firmata dal primo cittadino di Monterosso, Antonio Giacomo Lampasi - si punta alla produzione di oltre venti opere audiovisive entro la fine dell’anno «numero - si legge nelle conclusioni - che porterà l’entroterra calabrese a posizionarsi al quarto posto su base nazionale per numero di produzioni effettuate nel 2023, a ridosso di città quali Roma, Milano e Napoli».