La Penna Rossa

Che stagione è stata per l'Asd Dasà?

Ecco come sono andate le cose nell'anno calcistico 2022/2023
10/05/2023
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Come ogni anno, per gli sportivi, l’arrivo del mese di maggio coincide con il termine delle attività agonistiche [o comunque della “regular season”]. Quanto succitato consente pertanto di fare il punto della situazione, per quanto attinente i team che a livello dilettantistico e giovanile si sono dati battaglia negli scorsi mesi.

L’Asd Dasà, si presentava ai nastri di partenza annoverando al suo interno sei gruppi: la squadra per il campionato di Seconda Categoria, gli Allievi, i Giovanissimi, i Propaganda (ex Esordienti), i Mini e i Micro.

I primi due, erano legati alla Lega nazionale dilettanti [e più distesamente alla Federazione italiana giuoco calcio] mentre gli altri quattro hanno partecipato ai campionati Pgs [Polisportive giovanili salesiane].

Il team che ha disputato il campionato di Categoria, ha concluso il torneo in ultima posizione, un risultato che ha portato alla retrocessione. La società ripartirà dunque da quello che rappresenta il nono livello dell’intera piramide calcistica nazionale, anche se parlare di questa dinamica significa evidenziare – primariamente – un argomento dai più sottostimato e per certi versi minimizzato: l’iscrizione a tale competizione richiede significativi impegni economici, con istituzioni e imprenditori locali chiamati a destreggiarsi e ingegnarsi, al fine di garantire quella comunanza e socievolezza che un simile proponimento porta, fattori che in centri piccoli come il borgo montano sostanzialmente sono quasi tutto. Quanto predetto porta quindi a pensare che la “vera salvezza” era – e resta – la ripresentazione della squadra alla competizione che partirà nei prossimi mesi.

Gli Allievi hanno terminato la stagione piazzandosi nel gradino più basso del podio; lo score finale - se letto senza seguire l’andamento giornata per giornata - non spiega compiutamente il cammino dei ragazzi [nati tra il 2006 e il 2008] che fino al big match della quindicesima giornata – perso 1 a 0 contro l’Academy Costa degli Dei, vincitrice del titolo – era reduce da sette vittorie consecutive ed in piena corsa per il trionfo finale. Il rettangolo verde ha emesso il suo verdetto ma i numeri sono comunque importanti: in primo luogo il comune vibonese ha espresso il capocannoniere – Emanuele Barilaro con 30 gol ha quasi doppiato il suo primo inseguitore in questa graduatoria – ha trovato la via del gol in 17 delle 18 gare disputate [non ha gonfiato la rete solo nella partita succitata] e in trasferta non è mai stata battuta.

I Giovanissimi, comunemente noti come Under 15 [anni 2008- 2009] che solitamente fanno calcio a 5 - ma che poche domeniche fa hanno anche iniziato un campionato di calcio a 11 – hanno concluso il campionato in prima posizione insieme alla Soccer Gerocarne. Miglior attacco (ben 80 le realizzazioni) e seconda miglior difesa, gli adolescenti hanno pagato la differenza reti negli scontri diretti con l’altro sito dell’Alto Mesima: dopo il trionfo in casa a dicembre per 7 a 3, al ritorno è arrivata la sconfitta per 9 a 3, risultato che ha premiato i gerocarnesi i quali oltre alla vittoria finale hanno avuto l’accesso ad altre manifestazioni. Alla “Don Bosco Cup”, hanno aderito cinque squadre, e l’Asd Dasà ha segnato minimo tre gol a partita, vincendo tutte le gare disputate tra le mura amiche.

I Propaganda, comunemente noti come Esordienti [anni 2010-2011] hanno fatto invece un percorso che li ha portati alla seconda posizione finale: dietro alla S.S Vazzanese il distacco è stato di soli tre punti, ma il “numero magico” sembra essere il quattro, vale a dire la differenza reti tra le due compagini sia come gol subiti che come gol fatti [a favore di chi è arrivato primo]. Analogamente ai Giovanissimi il cammino in casa è stato perfetto: in tre dei quattro scontri andati in scena nel campetto frequentato abitualmente, i bambini hanno esultato insieme ben sei volte, e in questa enumerazione è da comprendere anche lo “sgarbo” alla capolista che si è dovuta arrendere perdendo 6 a 5. Sportivamente la stagione è stata soddisfacente, tenendo conto che c’è ancora la “Coppa Calabria” da disputare, con serie chance di riuscire a vincere il titolo.

I Mini [anni 2012-2013] gareggiavano in maniera peculiare: due squadre – Dasà Verde e Dasà Rossa – al fine di garantire a tutti di scendere in campo e divertirsi. Il primo raggruppamento [in cui tra le altre cose figurano pure sei piccole donne] ha portato vittorie e ne ha altre nel mirino; davanti a tutti in campionato, si è garantito la partecipazione alle Fase nazionale [dal 26 al 30 giugno a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio] rifilando un poker al Maierato in campo neutro [a Pizzo]. A portata di mano c’è però un “triplete interno” che sarebbe strabiliante: Vittoria del campionato, vittoria della Coppa Calabria – a cui aderiscono prima e seconda di ogni girone – e vittoria alla Fasi nazionali. Dasà Rossa non è da meno: oltre ad aver vinto i derby contro i verdi, entrambi per 5 a 3, è arrivata terza classificandosi alla Coppa Fair Play a cui aderiscono terza e quarta di ogni girone.

I Micro erano pure suddivisi in due: Dasà Verde annoverava i bambini nati tra il 2016 e il 2017, mentre Dasà Rossa quelli nati tra il 2014 e il 2015. Rispetto ai Mini c’è – in termini di risultati – una differenza cromatica. Dasà Rossa ha stravinto il campionato staccando la seconda [la Nuova Medimo Oratori] di ben nove punti, con il miglior attacco, la miglior difesa e un cammino netto [con otto vittorie su otto]. L’accesso alla Fasi nazionali non è stato possibile solo perché sconfitti ai rigori dal Filadelfia, a portata di mano c’è però la Coppa Calabria. Dasà Verde è invece arrivata terza.

Le squadre che hanno fatto la Seconda categoria e il Campionato Allievi provinciale a livello organizzativo sono guidate da un gruppo che fa riferimento a Ferdinando Scarmozzino, imprenditore locale e da decenni molto attivo in ambito sportivo, le restanti quattro categorie, sempre a livello organizzativo, sono invece guidate da un gruppo che fa riferimento a Saverio Di Renzo, giovane locale che da un sessennio guida il primo approccio dei bambini con il pallone.

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