La Penna Rossa

Dopo la conclusione del contest 'Balcone in fiore' - la quinta edizione è terminata poco più di un mese fa - l'impegno dei cittadini acquaresi sembra non arrestarsi; le aree verdi create per il concorso continuano infatti ad essere curate: considerando che uno dei problemi più rilevanti di questa categoria di progetti [come in tante zone] è la salvaguardia di quanto prodotto, l'attenzione degli abitanti verso questi spazi pubblici conferma la bontà del proponimento della Pro loco e come i valori proposti dallo stesso ente tramite la competizione [valorizzazione, cura e conservazione per citarne alcuni] sembrano aver attecchito. È ancora presto per dire a pieno titolo che la strada imboccata è questa, anche se un altro fattore sembra avvalorare la tesi: nelle ultime settimane negli spazi rivitalizzati da numerosi volontari locali si stanno collocando delle tavolette orizzontali, in cui è riportata la denominazione data al posto da chi gli ha dato nuova linfa, come ad esempio “Area del riciclo”, “L' angolo dell' inclusione” ecc. Un' idea che si è concretizzata grazie a Giovanni Lopresti e Antonio Esposito, giovane e adolescente della zona che oltre a mostrare apprezzamento per quando sopraindicato hanno voluto dare un contributo [nessuno dei due aveva partecipato al contest]. È proprio quest'ultima la dinamica da evidenziare; in un momento storico in cui trovare volontari che si possano impegnare con costanza è difficoltoso, il contributo seppur occasionale di alcune persone non solo testimonia l' amore per il territorio ma può rilevarsi determinante. In attesa che il tempo chiarisca se tutto ciò sia stato solo un lampo o un vero e proprio cambio di marcia, la Pro loco inizia a chiamare “possibile” ciò che prima chiamava “utopia”.