Pochi giorni fa Namaa travel - agenzia che organizza viaggi fotografici - ha fatto tappa ad Acquaro. “Le mete proposte - si legge sul sito dell' organizzazione - sono spesso insolite, diverse dall'offerta massificata tipica di questa nostra epoca, e sono figlie dell'incessante curiosità di scoprire destinazioni nuove e diverse, nuovi orizzonti”. Ad immortalare le bellezze del posto è stato il fotografo Fausto Meini, accompagnato da Giuseppe Monteleone; quest'ultimo il 4 marzo scorso - sempre nel borgo montano - aveva tenuto un incontro sul bonsai organizzato dalla Pro loco [presieduta da Giuseppe Esposito e contattata per l'occasione dai promotori dell'iniziativa]. La ricerca di particolarità e/o persone che potessero far parte di viaggi organizzati si è materializzata in Pietro Antonio Scarmozzino, abitante del posto nonché una delle poche persone rimaste in vita in grado di realizzare ceste con verghe di diverse essenze e canne. Il 68enne, descritto da chi lo conosce come disponibile, radicato nel territorio - che non ha mai voluto abbandonare - e molto rispettoso, riesce con semplicità disarmante a intrecciare canne con virgulti di ulivo e castagno; “un'arte - ci viene spiegato - tramandata da nonno a nipote, da padre in figlio”. Tra le realizzazioni dell'acquarese panieri, cesta e altri oggetti atti a contenere - ad esempio ma non solo - fichi e funghi: la maestria di Scarmozzino nel creare questi utensili ha catturato l' attenzione degli ospiti che hanno deciso di includere l'artista - e conseguentemente il centro vibonese - nei prossimi viaggi che promuoveranno.