Alcuni cittadini arenesi hanno creato una panchina rossa: il simbolo più emblematico contro la violenza sulle donne è stato realizzato in Via Santa Maria, l'arteria stradale adiacente al Castello del borgo montano. I volontari che hanno realizzato la panca sono quasi tutti uomini, fattore importantissimo vista la dinamica trattata; abitano nella succitata zona e sono ultra cinquantenni, ecco i nomi: Pietro Ventrice, Domenico Antonio Lavorato, Pasquale Demasi, Roberto Cosentino, Vincenzo Macrì, Antonia Procopio, Michele Demasi, Michele Pagano, Antonino Pagano e Giuseppe Pelli. Gli attivisti non fanno parte di nessuna sigla sociale e nello spiegare il gesto hanno sottolineato che “le donne vanno rispettate e amate. Chi rispetta la donna – continuano – rispetta la sua stessa vita. No alla violenza contro le donne, sempre”. Parole semplici e dirompenti alle quali vanno aggiunte altre azioni compiute dal gruppo:dall'area verde in questione [creata quasi completamente dai promotori dell'iniziativa] al lavoro manuale prestato gratuitamente [circa un mese e mezzo], dalle spese fatte – il Comune ha fornito pittura e brecciolino – alla cura vera e propria dello spazio da più di un quinquennio. Cura che sta a cuore anche agli adolescenti che frequentano il posto:“Sostano qui, scherzano e parlano – ci dicono – ma lasciano sempre tutto pulito e in perfette condizioni”. Un chiaro segnale di responsabilità che fa bene a chi vive e pratica la zona [l'intento è creare altre due panchine] e più genericamente a tutti gli arenesi, che possono godersi la frescura e la natura in un ambiente tanto semplice tanto bello.