Pochi giorni fa è stato pubblicato “Miti e Leggende di Acquaro”, l'ultimo libro di Nando Scarmozzino. Come si evince dalla denominazione data all'opera, nel testo vengono descritte minuziosamente alcune persone del paese - che si sono contraddistinte per storia e carattere - nonché posti rimasti nella memoria collettiva e attrattivi. L' autore, un ex giornalista attualmente in quiescenza, è uno scrittore versatile: nel corso degli anni ha composto numerose poesie (anche in vernacolo) e presentato numerosi studi su luoghi e accadimenti del circondario. In totale sul borgo montano ha scritto cinque volumi, fatto che spiega concretamente l'amore per il paese in cui vive. Nell'ultima produzione è coinvolto anche Giuseppe Esposito, un appassionato di storia locale; l'uomo è noto per l'attivismo in ambito culturale e per aver promosso molteplici iniziative filantropiche. Il testo nasce da un'idea condivisa da entrambi, al fine di conservare e propagare i racconti e la storia attinenti il centro vibonese. Nella postfazione - curata da lui - Giuseppe Esposito definisce il paese “un ponte tra passato e futuro di una comunità” e “roccia che resta mentre l'acqua della quotidianità scorre”.