La comunità di Acquaro si appresta a festeggiare i 50 anni di sacerdozio di don Pasquale Carnovale. La vita del religioso è in qualche modo legata a quella di don Vincenzo Idà, grande evangelizzatore nato nella vicina Gerocarne: conclusi i primi studi (a Dasà), la sua formazione è continuata ad Ariccia - comune della città metropolitana di Roma - nel Seminario dei Padri di don Vincenzo Idà; dopo il diploma si è trasferito nella Capitale, dove si è laureato in Filosofia e Teologia (alla Pontificia Università Lateranense) e specializzato in Teologia morale (alla Pontificia Università Gregoriana). È stato ordinato sacerdote il 20 ottobre 1974 ad Ariccia, ricevendo una dispensa senza la quale vista l'età - 23 anni - non avrebbe potuto iniziare la sua missione. Successivamente è stato parroco a Campoleone (un comune del Lazio) a Gioiosa Ionica e a Martone (due centri del Reggino). Come predetto, la sua figura è legata a quella del missionario gerocarnese: don Pasquale ha prestato servizio presso un ex Casa di accoglienza per ragazzi poveri e orfani (a Cittanova), attualmente - oltre a guidare la Parrocchia di Terranova Sappo Minulio e della frazione Scroforio - è docente di storia presso il Liceo Ginnasio San Paolo di Oppido Mamertina e risiede nella Casa dei Missionari dell'Evangelizzazione (Comunità religiosa fondata proprio dal carismatico don Vincenzo Idà che ha una sede a Terranova Sappo Minulio). Come detto in apertura di testo, dopo aver celebrato l'importante anniversario tra i suoi fedeli - la foto di copertina si riferisce all'evento della scorsa domenica - il presbitero festeggerà anche ad Acquaro, paese in cui è nato il 27 maggio 1951. Sarà presente alla messa domenicale di dopodomani; Giuseppe Esposito, presidente della Pro loco, lo descrive come una persona dai grandi valori umani e cristiani: «Ha tenuto alto il nome del paese - ha aggiunto il volontario - senza mai dimenticare le radici che lo legano alla sua terra e a tutti noi. Verso lui nutriamo grande affetto ed infinita stima». Il fratello, Giuseppe Carnovale, presidente di una sigla sociale che opera sul territorio, ha invece rimarcato il suo sostegno ai sofferenti e ai bisognosi, sostenendo che don Pasquale è “il fratello di tutti”.