«Mia madre è stata cambiata da un dottore»; ad affermarlo sconsolata è Angela, una donna dasaese che da ieri è al pronto soccorso di Vibo Valentia assieme alla mamma ammalata. «In questa zona del nosocomio – continua – ad aitare i pazienti nelle cose pratiche c'è solo un'operatrice socio sanitaria da diverse ore; lei sta facendo quel che può, la totale assenza di colleghi o/e inservienti rende però intricate anche le cose più semplici». Si spiega così l'accadimento di pochi minuti fa, quando a cambiare con amorevolezza la mamma che si era sporcata è stato un medico cubano, mentre un altro dottore italiano chiamava i suoi dirigenti in cerca di spiegazioni e aiuto. Una stranezza ma non l'unica: «Per spostare i degenti dal letto ad altre postazioni hanno dovuto aspettare l'arrivo del personale dell'ambulanza», afferma ancora la figlia dell'anziana donna. «Il mio intervento – la chiosa – non è per chi si adopera all'interno della struttura quotidianamente ma è rivolto ai vertici». Le circostanze che hanno portato a ciò sembrano essere chiare, a differenza del tempo che servirà per sopperire a questa manchevolezza (l'unica cosa che importa veramente a chi per vari motivi deve raggiungere lo Jazzolino).