Nel Comune di Dinami si profilano importanti novità in ambito sanitario; il primo cittadino, Antonino Di Bella, ha annunciato da diversi giorni l'inaugurazione della nuova sede della guardia medica: sarà a Melicuccà in una stanza del Centro di aggregazione – Via Giacomo Rossini – ed i cittadini che presenzieranno all'evento si ritroveranno sul posto alle ore 12:00 di lunedì 9 dicembre.
Come predetto questa non è però l'unica novità: il sindaco ha infatti chiesto all'Asp di valutare altri locali dello stesso immobile, al fine di individuarne uno idoneo in cui aprire una postazione “Victor”. Il capo dell'esecutivo, fa riferimento all'Assemblea straordinaria dei sindaci dell'ambito territoriale di Serra San Bruno – datata 14 novembre – nella quale gli amministratori avevano votato all'unanimità la proposta. Avere una postazione Victor nel centro dell'Alto Mesima significherebbe disporre di un'ambulanza, attraverso la quale in caso di problemi minori si potrebbe effettuare il primo intervento medico, stabilizzare il paziente in fase critica e/o attivare il trasporto presso l’ospedale più vicino, sotto il coordinamento della Centrale Operativa 118.
A bordo del mezzo ci sarebbe un autista e uno o più soccorritori, garantendo così un importante servizio in un territorio che gli stessi politici nell'adunanza delle settimane scorse hanno definito “soggetto a particolari criticità dal punto di vista dell'assistenza sanitaria”; non arrivare a questo scopo per gli stessi vorrebbe dire far fronte a nuovi disagi, “sguarnendo il territorio e alimentando le insicurezze della popolazione”. Va sottolineato inoltre che prestazioni di questo genere – per quanto notabile nello stesso documento – sono già offerte nei comuni di Nicotera, Pizzo, Vibo Marina, Filadelfia e Mongiana e che il Comune di Dinami è disposto a concedere gratuitamente lo spazio sufficiente per materializzare il progetto; Di Bella, in una missiva datata 1 ottobre, aveva evidenziato anche la criticità delle arterie stradali e conseguentemente a ciò i disagi riscontrati nella prima assistenza (con oltre trenta minuti di attesa per l'arrivo di un'ambulanza). Motivo che assieme a quelli già spiegati rende necessario un veicolo adibito a soccorso nell'area attenzionata.