Nei giorni scorsi l'associazione “Avv. Felice Antonio David” è stata protagonista di un'iniziativa sociale: l'inaugurazione di una sala giochi nel reparto di pediatria dell'ospedale di Vibo Valentia (la foto di copertina fa riferimento a quel momento). Il sodalizio – dedicato alla memoria del cavaliere e avvocato Felice Antonio David – è attivo da anni ad Acquaro, ma i progetti concretizzati sembrano attestare una forte ed esplicita credibilità anche nella Provincia di appartenenza.
L'area dedicata allo svago dei piccoli degenti in tal senso è emblematica: i lavori realizzati all'interno del nosocomio (finanziati e curati totalmente dal gruppo predetto) sono frutto del sostegno e della stima verso l'organizzazione nutrita dal direttore del reparto, il dottore Salvatore Braghò; una dinamica tutt'altro che scontata, sia per il posto in cui si è materializzato il tutto nonché per le caratteristiche dell'ente promotore.
La sigla sociale rispetto ad altre aggregazioni del comprensorio ha infatti delle specificità; non ha mai avviato una raccolta fondi, né direttamente né indirettamente (come ad esempio le classiche campagne di tesseramento o progetti studiati ad hoc), avendo come unico supporto economico l'autotassazione di tutta la famiglia David ed il cinque per mille, una quota dell'imposta Irpef che gli stessi indirizzano sempre per il fine succitato assieme ad altri amici che ripongono completa fiducia nel loro operato: una particolarità che non ha impedito l'avvio di numerosi progetti.
Anche mediaticamente gli associati tengono una linea semplice e sobria; sui social la presenza è scarsa e il logo sui manifesti compare saltuariamente. Le dichiarazioni rilasciate nell'ultimo evento dal presidente Domenico David – «puntare alla concretezza del dare e del fare, più che del dire» – fotografano appieno il modo di agire.
Quello avviato nel 2019 è dunque un cammino ‘a fari spenti’, anche se i fanali funzionano perfettamente: quando c'è da portare luce in situazioni disagevoli l'organizzazione risponde presente. Nel caso specifico del presidio ospedaliero, ad esempio, oltre a restaurare i locali e provvedere agli elementi di arredo, particolare attenzione è stata prestata alla sicurezza della stanza, con tappeti antiscivolo e misure di protezione su finestre e impianti che permettono ai bambini di svagarsi in totale tranquillità. Gli abbaglianti (la perspicacia e meticolosità del Direttivo) sembrano insomma funzionare perfettamente.
Un altro fattore da evidenziare, rilevabile praticamente in tutte le associazioni, è la carenza di giovani in questo genere di gruppi; la loro assenza dovuta in gran parte all'emigrazione, accresce fatiche e difficoltà dei volontari attivi.
Quello concluso in questa settimana è dunque un progetto notevole e consistente, tenendo in considerazione che a promuoverlo è stata una Onlus (che in quanto tale può sopperire a varie esigenze ma non compensare le altrettante varie manchevolezze).
Non a caso la cooperazione tra i dirigenti dello Jazzolino e l'ente acquarese potrebbe allargarsi e prolungarsi con altri proponimenti; segno tangibile di una considerazione e reputazione in forte ascesa.