La Penna Rossa

I yèryani di Acquaro avranno un volto

Il presidente della Pro loco, Giuseppe Esposito, ha spiegato in un'intervista i passaggi con cui si arriverà all'obiettivo
31/01/2025
copertina
spazio pubblicitario disponibile
contattaci
Spazio pubblicitario disponibile
contattaci
Spazio pubblicitario disponibile
contattaci
Spazio pubblicitario disponibile
contattaci

Dare un volto ai “yèryani”, è questa la mission esplicitata da Giuseppe Esposito – presidente della Pro loco di Acquaro – a Radio Eco Sud: il proponimento del volontario si concretizzerà nelle prossime settimane, attraverso un concorso artistico promosso dall'ente turistico. I yèryani rappresentavano il classico spauracchio per i bambini del borgo montano che disubbidivano ai genitori e Nando Scarmozzino, in uno dei suoi libri, li ha descritti “alti di statura, rozzi nel vestirsi, forzuti e con barba folta, incolta e lunga”; secondo la leggenda tramandata dagli abitanti del posto abitavano in una casetta sulla collina di Malamotta (un'area vicina al centro abitato), i loro lineamenti sono frutto di numerose interpretazioni e trattandosi di miti arrivare ad una descrizione reale è impossibile. Il perpetuamento di questo genere di racconti – e la volgarizzazione sugli stessi – fatto dagli acquaresi, ha portato però i yèryani a far parte dell'immaginario collettivo che unisce i cittadini del centro vibonese; il proponimento dell'uomo, (reso pubblico nell'intervista concessa a Carmelita Caruso a cui si riferisce la foto di copertina), andrà pertanto a consolidare questa cosa ampliandola però in senso lato nel Belpaese: la competizione proposta dal sodalizio è infatti aperta a tutti gli artisti d'Italia, chiamati sino al 23 febbraio a concretizzare la faccia dei yèryani con qualsiasi opera che faccia parte delle arti visive, ad esempio una scultura, un disegno, un'incisione ecc. Le produzioni potranno essere consegnate agli organizzatori personalmente o attraverso i canali social; saranno giudicati da una giuria, composta da Antonio La Gamba, Massimo Sirelli e Nicola De Luca, che il due marzo decreterà il vincitore. Verosimilmente da questa operazione uscirà fuori una maschera – la calendarizzazione della gara nel periodo carnevalesco non è casuale – collegata specificatamente al paese dell'Alto Mesima, ma non è da escludere un discorso molto più ampio: i yèryani potrebbero diventare un costume evocativo, creando un collegamento diretto ed incisivo, come ad esempio l'abito nero con la raffigurazione di un pipistrello riconducibile immediatamente a Batman, o il vestito rosso e blu con ragnatele che fa pensare immediatamente all'Uomo Ragno, una svolta originale e per certi versi storica per tutta la comunità acquarese.

spazio pubblicitario disponibile
contattaci
Spazio pubblicitario disponibile
contattaci
Spazio pubblicitario disponibile
contattaci
Spazio pubblicitario disponibile
contattaci
Spazio pubblicitario disponibile

contattaci!

contatti