La Penna Rossa

Guardia medica di Acquaro: una cittadina segnala i disservizi

Un'avvocatessa del borgo montano ha scritto una lunga e dettagliata lettera agli organi di competenza
07/03/2025
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Una cittadina acquarese, Cosmina Silipo, ha scritto una lettera al Prefetto di Vibo Valentia, la Commissione straordinaria dell'Asp, la terna commissariale del Comune di Acquaro e il sindaco del Comune di Dasà, per evidenziare il problema legato alla Guardia medica. «Il Servizio di continuità assistenziale (ex Guardia medica) – esordisce la donna – dovrebbe essere attivo nelle fasce orarie in cui non sono reperibili i medici di famiglia; per i comuni di Acquaro e Dasà andrebbe espletato in Via Roma ad Acquaro, nei noti locali e telefonicamente all'utenza 0963353289». Il condizionale non è casuale, visto che la giovane nei passaggi successivi sottolinea come questa cosa è venuta meno più volte, mettendo nero su bianco alcune circostanze: «Nel pomeriggio e nella sera dell'uno marzo – racconta – l'utente S.N. ha raggiunto due volte l'ambulatorio, ma nonostante ha citofonato prolungatamente non ha ricevuto risposta, inoltre non c'era nessun cartello che indicasse una visita domiciliare in corso; constatato ciò ha contattato il 112 per segnalare la criticità che a sua volta l'ha invitato a rivolgersi all'emergenza sanitaria». Quello sopracitato purtroppo non è un episodio isolato, l'avvocatessa cita infatti altri casi: due chiamate senza risposta – alle ore 21:30 e 22:00 del sei marzo – e una situazione analoga vissuta nei giorni precedenti da una signora anziana di Limpidi. A questa difficoltà, già di per sé rilevante, se ne aggiunge un'altra: «Nelle occasioni in cui il turno era scoperto – continua la professionista – gli utenti non hanno rinvenuto alcun avviso e indicazione su un eventuale servizio sostitutivo; il territorio è quindi privo di assistenza medica territoriale, con evidente pregiudizio per la comunità e per lo stesso sistema sanitario». Da qui la triplice esortazione; alla Commissione straordinaria dell'Asp invitata a prendere provvedimenti per garantire la presenza dei dottori, al procuratore della repubblica di Vibo Valentia per verificare (assieme all'Azienda sanitaria provinciale) le causali che hanno portato alle disfunzioni dei giorni scorsi e a chi amministra le comunità di Acquaro e Dasà, per sollecitare gli organi di competenza a vigilare sul corretto ottemperamento delle prestazioni volte a garantire il diritto alla salute, «un diritto costituzionale – conclude la scrivente – anche dei cittadini di Acquaro e Dasà».

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