La Penna Rossa

Un ritratto umano della centenaria Maria Maneli

Alla festa fatta in suo onore erano presenti numerose persone che hanno evidenziato le qualità umane della donna
28/03/2025
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Ieri pomeriggio la comunità di Dasà ha festeggiato i 100 anni della signora Maria Maneli: come da consuetudine per festeggiare la ricorrenza l'Amministrazione comunale ha organizzato un piccolo buffet, a cui oltre i familiari hanno presenziato numerosi cittadini, che hanno voluto dimostrarle vicinanza e gratitudine. La centenaria è madre di tre figli, Domenico Vincenzo Corrado – conosciuto nel paese come Enzo – Mariannina e Giuseppe; dai loro matrimoni sono nati nove nipoti e cinque pronipoti. Da quando si è sposata viveva in una casa che affacciava sulla Piazza, mentre attualmente vista l'età soggiorna a Sant'Onofrio, amorevolmente assistita dalla figlia. Proprio quest'ultima nel descriverla ha evidenziato come quella di sua mamma è una vita «piena di fatica», in quanto «ha sempre lavorato e anche oggi per quel che può tenta in tutti i modi di tenersi attiva». L'impegno fisico è stato sempre accompagnato da una fede profonda – tuttora la festeggiata recita all'incirca sei rosari al giorno – e un'affettuosità che si materializzava in semplici gesti concreti: «Io sono più giovane di lei – ci spiega una vicina – ma nonostante ciò ogni volta che la signora mi notava per le strade con le buste della spesa mi veniva incontro per aiutarmi a portarle; è un invito che mi ha rivolto più volte anche se io ho sempre rifiutato con gentilezza, ma in altre occasioni l'ho notata intenta in questa azione con altre signore. Lo faceva con tutti non solo con me – continua la dasaese – e la stessa cosa avveniva quando scorgeva qualcuno dei miei figli preso da qualche fatica». Un racconto che fa capire concretamente il garbo e l'umanità della donna che in tutto ciò, particolare non di poco conto, riusciva contemporaneamente a non far mancare nulla alla sua famiglia: «La sua dedizione per noi è incommensurabile – asserisce Giuseppe, l'altro figlio – la sentiamo da sempre vicina. Ha un carattere forte ma al contempo un'amerovezza contagiosa». Una tesi corroborata dalla nutrita presenza degli abitanti del posto che hanno riempito la sede municipale e arricchita da un altro aneddoto; Maria avverte la mancanza del suo paese, fattore che fa capire ulteriormente il forte legame con la comunità.

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