Ieri pomeriggio, nell'aula consiliare del comune di Arena, i rappresentanti di un'associazione hanno incontrato la comunità: chi ha presenziato ha ascoltato una descrizione minuziosa ed estesa delle attività svolte dall'Acmo. Acmo è l'acronimo di Associazione Calabrese Malati Oncologici, un sodalizio nato nel 2009 che eroga una gran quantità di servizi considerevoli; li ha spiegati in maniera molto chiara il suo presidente, Aldo Reccelli, un uomo che ha perso la moglie a causa di una neoplasia. Il suo intervento è stato preceduto da quello di Filippo Adamo e Chiara Agostino: il primo è il presidente della Promoarena, la seconda una consigliera comunale. Il volontario ha raccontato una sua esperienza attinente la dinamica, enumerando una serie di contatti e azioni condivise con la sigla predetta; la più importante è il protocollo d'intesa tra il suo gruppo e l'organizzazione calabrese. All'adunanza erano presenti numerosi affiliati della Promoarena, e questo può essere considerato a tutti gli effetti il segno più tangibile del pieno coinvolgimento emotivo oltre che fattuale nel progetto. L'amministratrice invece rappresentava il suo sindaco – assente per motivi di salute – ed ha evidenziato la forza e il coraggio dei membri dell'aggregazione. Gli argomenti trattati da Reccelli sono stati tanti e variegati: dalle sedi dislocate su tutta la Regione – intitolate a persone che non ci sono più – all'assistenza domiciliare agli ammalati, dagli screening ad hoc per chi ha più di 70 anni al punto informativo all'ospedale Pugliese Ciaccio, dal consultorio per malati oncologici alle attrezzature mediche date in prestito. Quello descritto dall'uomo sembra essere un raggruppamento in cui i valori fondanti sono il pragmatismo e la pluralità di aiuti offerti. Una delle frasi più emblematiche è quella legata alla sofferenza della famiglia: «Il caregiver – ossia l'assistente familiare che aiuta il bisognoso – è più malato del malato», ha asserito il relatore. Un pensiero condiviso anche dalla dottoressa Caterina Patania, referente Acmo per la provincia di Vibo Valentia e colpita da un tumore nel passato: «Abbiamo bisogno di tutti voi – ha esclamato la professionista – il volontariato non sostituisce la struttura pubblica ma l'appoggia». La donna tra le altre cose ha un ruolo determinante in merito al contatto tra i suoi colleghi e i pazienti e nel curare l'aspetto psicologico di quest'ultimi. La manifestazione si è conclusa con l'intervento dei presidenti delle Pro loco di Arena e Acquaro e del presidente dell'Avis comunale di Arena. Uno degli aspetti più rimarchevoli è stata la testimonianza di alcuni cittadini del circondario, che a vario titolo hanno avuto a che fare con l'associazione e ne hanno attestato la sua efficienza. Ad ogni modo i referti hanno annunciato che nei prossimi mesi torneranno nel borgo montano, ed è probabile che oltre una platea di conferenzieri più estesa – da segnalare a riguardo anche gli efficenti interventi della moderatrice Vanessa Carnovale – ci sia una più folta presenza di pubblico, visto che le avverse condizioni metereologiche di ieri hanno scoraggiato un po' quanti volevano raggiungere il posto.