La Penna Rossa

La chiusura della Sp72 sta creando un bel po' di grattacapi ai cittadini di Piani di Acquaro

Il problema è evidente e considerevole ma la soluzione sembra ancora lontana
04/04/2025
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Ieri mattina, una delegazione di cittadini di Piani di Acquaro – all'incirca 40 – ha incontrato nell'aula consiliare uno dei tre commissari prefettizi, il dottor Umberto Campini; alla base dell'adunanza c'era la chiusura della Sp 72, l'arteria che collega gli abitanti della frazione con il centro. Domenica 30 marzo la Provincia di Vibo Valentia ha diramato un'ordinanza, con la quale conseguentemente alla caduta di una frana e un potenziale distacco di altri materiali annunciava il divieto di transito sul percorso succitato: sin da principio l'ente aveva chiarito che il provvedimento non aveva una deadline, tuttavia il dilungarsi della proibizione ha esasperato i cittadini del luogo. Le rimostranze nascono essenzialmente dalla mancanza di alternative; al momento Piani è ugualmente raggiungibile, ma gli automobilisti devono percorrere un tragitto inconsueto e con diverse criticità. Le più rilevanti sono la strada monocorsia, l'interessamento della stessa ai lavori per la rete fognaria e, anzitutto, l'impraticabilità per i mezzi pesanti, quindi anche quelli di soccorso: quest'ultima problematicità si va ad intersecare con un'altra preesistente, il trasporto degli studenti. Nei mesi scorsi numerose famiglie avevano raggiunto il Municipio, ottendendo – dopo fitti e dettagliati confronti – un bus che portava i ragazzi dal territorio urbano all'abituale e locale postazione dei pullman per poi partire da lì verso Vibo Valentia, ma la recente complessità ha reso nulla anche questa soluzione. Il raggruppamento pertanto ha chiesto all'organo monocratico di farsi latore anche di questa istanza, unitamente a quella legata alla chiusura del tratto predetto. Cosmina Silipo, una delle persone che ha esplicitato le necessità dei suoi concittadini, ha evidenziato tra le altre cose una serie di disagi che la Sp72 presenta, pregressi e concatenati al cedimento della scorsa settimana: la mancata falciatura dell'erba e la pulizia degli scoli stradali (cunette) che contribuiscono in maniera determinante al deflusso delle acque meteoriche, più sinteticamente la manutenzione. Dal canto suo l'attuale amministratore, se entro lunedì la situazione non dovesse cambiare, si è reso disponibile a raggiungere assieme ai acquaresi gli uffici della Provincia per sollecitare la questione; inoltre ha manifestato la volontà di reperire fondi presso il ministero competente, al fine di creare un nuovo collegamento stradale tra il sito dell'Alto Mesima e le contrade che sorgono a pochi chilometri di distanza: un proponimento che se materializzato porrebbe fine ai grattacapi di una cospicua parte di popolazione, che frattanto però è quotidianamente costretta a ingegnarsi e destreggiarsi sull'asfalto esistente, per raggiungere incolume la propria abitazione.

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