La Penna Rossa

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria ha respinto la richiesta dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica (Aterp) di sospendere l’ordinanza emessa dal Comune di Dasà per la demolizione e il ripristino di un immobile dichiarato pericolante: l'edificio in questione è quello di Via Indipendenza, che complessivamente comprendeva otto alloggi, andati distrutti dopo l'incendio dell'11 marzo 2020 (a cui fa riferimento la foto di copertina).

L’ordinanza del 17 febbraio 2025, contestata dall’ente pubblico, imponeva l’abbattimento o la messa in sicurezza del fabbricato per tutelare l’incolumità pubblica: l’Azienda, rappresentata dall’avvocato Paolo Petrolo, aveva chiesto la sospensione urgente del provvedimento, ritenendolo lesivo dei propri interessi patrimoniali.

Tuttavia, nella camera di consiglio del 4 giugno, l'organo di giurisdizione – con ordinanza a firma del presidente Gerardo Mastrandrea e del relatore Arturo Levato – ha confermato la piena validità dell’atto impugnato. I giudici hanno stabilito che “l’interesse alla pubblica incolumità”, motivato dalla precarietà strutturale del manufatto, “prevale sull’interesse economico dell’ente proprietario”, che potrà eventualmente essere risarcito. Il ricorso è stato quindi rigettato e le spese della fase cautelare compensate tra le parti.

Adesso il Comune di Dasà, difeso dall’avvocato Francesco Izzo, può procedere con le operazioni di demolizione o messa in sicurezza dello stabile, giudicato pericoloso per la collettività.