La Penna Rossa

Nik Spatari, il pioniere dell’arte che ridisegnò la Calabria. A Dasà il libro che lo racconta

Martedì la presentazione dell'opera di Caterina Malfarà Sacchini, che dialogherà con lo storico dasaese Franco Luzza
06/07/2025
copertina

Martedì 8 luglio, nella chiesa matrice di Dasà a partire dalle ore 19:00, sarà presentato il libro “L'arte che salva uomini e territori - Il caso di Nik Spatari”, di Caterina Malfarà Sacchini.

“L'intento – si legge nella descrizione del volume fornita da Libritalia, la casa editrice che ha pubblicato il volume e tra gli organizzatori dell'evento – è dimostrare come una terra, viva e brulicante ma al contempo difficile, e arginata nella banalità episodica di pregiudizi, possa riuscire ad esprimere sé stessa attraverso la condivisione della bellezza che salverà il mondo”.

Nik Spatari, originario di Mammola, è stato un pittore, scultore e architetto italiano. Ha realizzato numerose opere: il suo progetto più importante è stato il museo-laboratorio d'arte contemporanea Musaba – che figura tra i promotori dell'iniziativa assieme a Calabria Guida Turistica – realizzato nello spazio che ospitava l'ex Monastero di santa Barbara (sempre nella città che gli ha dato i natali).

Parte delle creazioni, collocate in un'area di sette ettari, sono visibili dalla strada statale 682. Per notare la creazione più importante bisogna invece raggiungere il sito: in una chiesa, definita “la Cappella Sistina calabrese”, c'è infatti il sogno di Giacobbe, un gigantesco dipinto tridimensionale lungo 14 metri.

Ulteriori aneddoti e particolari di Spatari saranno verosimilmente raccontati dall'autrice, che dialogherà con lo storico dasaese Franco Luzza.

contatti